Dal 2016, in materia di trasporti navali, ad esempio, è obbligatoria la dichiarazione con pesatura VGM dei containers.
Vediamo di cosa si tratta, a chi spetta, e quale procedura seguire per non andare incontro a sanzioni.
Chi necessita di un trasporto navale, molto probabilmente, ha bisogno di una spedizione internazionale e, dunque, se da una parte è importante conoscere la normativa, ancora più essenziale è affidarsi ad uno spedizioniere esperto certificato AEO, come SI Express.
Normativa VGM: dal regolamento SOLAS alle regole pratiche
La Convenzione Solas, con la sua revisione del 2016, ha introdotto l’obbligo di pesatura VGM per migliorare la sicurezza del trasporto marittimo, per le merci e soprattutto per le persone. Ecco cosa prevede.
Obbligo pesatura container: la legge
L’obbligatorietà della pesatura dei container con comunicazione del peso VGM è scattata nel 2016, con l’entrata in vigore degli emendamenti alla Convenzione SOLAS (Safety Of Life At Sea), normata dell’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) nel 1914 e più volte modificata nel corso del secolo passato.
La normativa relativa al VGM è contenuta nel SOLAS VI, 2° Regolamento ed è entrata in vigore in Italia, con regime transitorio, fino al 30 giugno 2017, il l° luglio del 2016.
L’obbligo nasce per portare avanti l’obiettivo principale del SOLAS, ovvero la salvaguardia della vita umana in mare, e per ridurre gli incidenti attribuibili a errori di calcolo dell’effettivo carico navale, in grado di arrecare danni ingenti a cose e a persone.
Significato di VGM container
L’acronimo VGM significa, letteralmente, Verified Gross Mass e indica un modo particolare di calcolare il peso di un container, utilizzato particolarmente nei trasporti marittimi.
Ma come si calcola il VGM di un container? La formula è molto semplice:
Merce + Materiali protettivi + Tara del container = VGM
È chiaro, dunque, come si tratti un peso complessivo, in grado di tenere conto della merce trasportata, della tara (di solito indicata all’esterno del container stesso) e degli eventuali materiali di imballaggio, utilizzati per aumentare la sicurezza del carico.
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Pesatura VGM: cosa fare in pratica
Vediamo ora, all’atto pratico, quali documenti presentare e come ottenere i dati necessari per compilarli. Approfondiamo, poi, la procedura e le possibili sanzioni che possono scaturire da un controllo.
Documento VGM: cos’è e a chi spetta la dichiarazione?
Al fine di certificare la pesatura del container, lo shipper, ovvero il soggetto che stipula o nell’interesse del quale è stipulato il contratto di trasporto, è tenuto a presentare alle autorità portuali e alla compagnia marittima un documento su carta intestata indicante il peso VGM in chili e altri dati come il numero di booking, il numero di containers (e il relativo VGM unitario) e altri dati anagrafici.
Tale modello deve essere compilato prima che la merce arrivi in porto. In questo modo, al momento dell’arrivo dello shipper all’imbarco, il trasportatore confronterà il carico con i dati contenuti nel modello e, se tutto risulta in regola, procederà a effettuare il carico.
I sistemi di pesatura certificata container
Ma come si pesa la merce al fine di emettere la dichiarazione VGM? I sistemi ammessi sono due:
- Pesatura: dopo aver effettuato il carico della merce nel container con apposizione del sigillo, il caricatore pesa, con strumento calibrato e regolamentare, il container completo. Al peso ottenuto andranno sottratte la tara del camion, come indicato dal libretto di circolazione dello stesso, e il carburante in serbatoio.
- Calcolo: prevede la pesatura dei singoli articoli, inclusi gli imballaggi, e l’aggiunta del peso della tara del container. Questo metodo è concesso solo ad aziende in possesso di particolari requisiti, come la certificazione AEO/ISO 9001 o 28000.
Certificazione VGM: la procedura per le spedizioni e i costi
Riassumendo, per essere in regola con la normativa, la procedura da seguire è:
- Carico del container da spedire
- Lo shipper lo pesa con uno dei due sistemi previsti
- Lo shipper compila la documentazione VGM e la invia alla compagnia di trasporto marittimo con un anticipo tale da consentire al trasportatore di organizzare il carico
- Il carico giunge in porto e viene confrontato con i dati contenuti nel modello VGM
- Se tutto è in regola, il container viene caricato e trasportato.
Appare evidente come il responsabile dell’intera procedura sia lo shipper, ma chi deve pagare il VGM? La pesatura e la dichiarazione VGM possono essere incluse nel preventivo di trasporto marittimo proposto, oppure resi noti come voci indipendenti a carico del cliente.
Certificato VGM: tolleranza, controlli e sanzioni
La prima irregolarità che si può verificare al momento del carico è la mancata presentazione della dichiarazione VGM. In gergo tecnico si sente spesso dire “No VGM No Load” per sottolineare l’importanza di questa dichiarazione.
La normativa raccomanda massima precisione nella comunicazione del VGM, ma il Decreto Dirigenziale n.367 del 9.4.2018, firmato dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ammette queste tolleranze:
- +/- 5% del VGM per i contenitori con VGM uguale o inferiore a 10 tonnellate
- +/- 3% del VGM per i contenitori con VGM superiore a 10 tonnellate.
Questo dato è importante soprattutto in caso di controlli, vista la severità delle sanzioni a carico dello shipper in caso di irregolarità. Oltre a questi livelli di tolleranza, infatti, l’irregolarità dei dati contenuti nel documento VGM ha rilevanza penale e, a seconda della gravità della situazione, lo Shipper può andare incontro anche alla sospensione o alla revoca dell’iscrizione in elenco pubblicato dall’Autorità Competente.
La certificazione VGM è solo uno dei tanti vincoli e regole da rispettare in fatto di trasporti internazionali via mare. Poter contare su un partner affidabile e preparato è fondamentale per poter effettuare spedizioni internazionali con tranquillità e in totale sicurezza. Vuoi saperne di più su come possiamo supportarti?
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