Le difficoltà che hanno colpito in questi ultimi anni il mondo delle spedizioni internazionali non sono finite: al contrario, la situazione di crisi è destinata a farsi ancora più complessa.

Per le aziende, questo significa doversi preparare ad affrontare un mondo nel quale il trasporto e la consegna di materie prime da una parte, e di prodotti dall’altra, rischia di diventare sempre più frammentato e imprevedibile, con ovvie ricadute sulla produttività e sulla capacità di garantire continuità nelle consegne.

Ecco quali sono le difficoltà che dovremo affrontare a breve termine, e come prepararsi al meglio.

La crisi delle spedizioni via mare

Il superamento della congestione dei porti marittimi è ancora lontano: si continuano a registrare ritardi importanti nelle partenze e negli arrivi dei container che viaggiano sulle rotte intercontinentali.

È sufficiente un dato per comprendere la gravità della situazione: se prima della pandemia il 20% delle merci spedite via mare subiva un ritardo, negli ultimi mesi questa percentuale è salita al 70%.

Si tratta di una situazione che, purtroppo, non migliorerà a breve termine, e sarà alimentata anche dalle crescenti difficoltà dei trasporti via terra.

Spedizioni via terra al collasso: le criticità in arrivo

Non esageriamo nel dire che i trasporti via terra, in Europa, sono al collasso: le reti stradali e ferroviarie non riescono a far fronte a una domanda che cresce del 3% annuo circa.

Strade e reti ferroviarie sono congestionate in tutto il territorio europeo, con cantieri che causano ulteriori ostacoli alla circolazione, e altri ne verranno aperti in futuro.

In particolare, la rete ferroviaria tedesca si prepara a mesi di lavori che, in alcuni casi, ridurranno la circolazione dei treni del 50%.

Ulteriori difficoltà derivano dalla carenza di autotrasportatori e tempi lunghissimi per la consegna di nuovi mezzi, che frenano la crescita delle aziende di trasporti.

Per quanto riguarda l’Italia, dove l’80% delle merci viaggia su strada, i valichi alpini sono tra le aree più cruciali e si teme per le conseguenze dei lavori che, nel 2024 e 2025, porteranno al restringimento su una corsia dell’Autostrada del Brennero.

Affrontare la crisi dei trasporti: le risorse per le aziende

Per le aziende la cui attività dipende dai trasporti locali o internazionali, la capacità di far fronte a questo scenario complesso riducendo al minimo le conseguenze negative è di vitale importanza.

Gli “spedizionieri semplici”, che qualsiasi fornitore può effettuare, non esistono più: diventa cruciale avere un partner con le giuste risorse per minimizzare l’impatto di questo quadro complesso nella propria lista di fornitori a cui affidare trasporti e spedizioni.

Devono essere fornitori in grado di garantire:

  1. Una fitta rete di collaboratori, per avere sempre a disposizione mezzi e personale pronti a partire in caso di urgenza ed emergenza, offrendo tempistiche di ritiro e consegna ridotte al tempo tecnico di percorrenza.
  1. La possibilità di occuparsi di ogni aspetto della spedizione, dal ritiro in sede fino alla consegna della destinazione finale, combinando tratte e mezzi per offrire la soluzione complessiva più rapida.
  1. La capacità di farsi carico di ogni incombenza burocratica e di fornire assistenza nel disbrigo delle pratiche doganali.
  1. La reperibilità 24h su 24, 7 giorni su 7, unita alla capacità di fornire risposte tempestive e aggiornamenti costanti.
  1. La certificazione di Operatore Economico Autorizzato, ovvero una certificazione di affidabilità da parte dell’Agenzia Doganale che si traduce in minori controlli, spedizioni più veloci, meno costi doganali.

In un quadro di complessità destinato a durare, la capacità di evitare fermi linea e garantire continuità nelle consegne dipenderà sempre più dalla scelta di affidarsi a spedizionieri già strutturati per affrontare al meglio situazioni difficili.

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