Quando un lavoro dinamico diventa una professione improduttiva.

Qual era la tua automobile dei sogni quando eri piccolo?

Scommettiamo che era una fuoriserie sportiva rossa fiammante con un cavallino sul cofano.
Mentre correvi in un carrettino costruito con gli amici simulavi corse a velocità elevatissime facendo rumori di motore e sgommate con la bocca.

Tutti gli altri bambini ti invidiavano perché l’avevi costruita, ce l’avevi e potevi sfoggiarla dove e quando volevi. Potevi andarci in vacanza tirando giù la capotte e correndo incontro al vento che ti spettinava.

Il tuo sogno era quello, una volta diventato grande, di comprarla e tirarla fuori dal garage ogni giorno per farne rombare il motore e farla vedere a tutti, saresti schizzato sul rettilineo della pista vicino casa facendo vedere a tutti che eri un pilota provetto.

Non ti fermavi mai, da un angolo all’altro del cortile, scorrazzavi per il parco portando i giocattoli ai tuoi amici con il tuo bolide e poi tornavi a casa.

Poi un giorno cresci e ti rendi conto che…
se vuoi realizzare quel piccolo, grande sogno e non deludere il bambino che c’è in te, devi lavorare duro e quindi decidi di incominciare una professione che ti permetta di continuare a coltivare la tua passione per la guida.

Ti metti al volante di ben altri mezzi, inizi la tua carriera di trasportatore a bordo del tuo primo camion e ti dedichi al trasporto a carico completo.
Ben presto diventano due, poi quattro e poi 20 e vai avanti con grandi soddisfazioni.

Con il passare del tempo però ti accorgi che quel lavoro ha alcune difficoltà che, se non superate, difficilmente ti permetteranno di tornare essere il pilota dinamico che eri qualche anno prima. Anzi, scopri che spesso, nella tua professione, incontrerai molti “momenti di stallo”, troppe pause, giornate “morte” che ti obbligano a rimanere improduttivo e a interrompere la scalata, anche economica, che ti porterà a conquistare la tua ambita fuoriserie.

Chiami i tuoi autisti e gli dirai di fermarsi perché non vuoi che tornino a casa vuoti. Gli dirai di fare pausa, gli dirai che non trovi un carico sulla strada di rientro o peggio ne hai uno, ma è a troppi km di distanza. E in tutto questo si genererà nervoso dovuto al fatto di pagare un mezzo e un autista che non stanno lavorando. Ma le spese non fanno pause e a te tocca comunque spendere.
Cosa comporta?
Tutto ciò comporta il fatto che tu non investa al meglio il tempo, che sia costretto a restare a lungo fermo rendendo dispersivo e noioso il tuo lavoro. Soprattutto comporta il fatto che tu deba faticare molto e percorrere km a vuoto per fare un lavoro che ti piace, rendendolo una condanna.

Tutto questo equivale ad avere una fuoriserie dal motore rombante e tenerla chiusa in garage facendole prendere polvere e facendo scaricare la batteria.

Insomma quel che stiamo dicendo è che avere delle macchine (e autisti) fermi in attesa di ricarico o far fare loro lunghi spostamenti con il camion vuoto sono i due fattori critici del trasporto FTL internazionale che prosciugano i tuoi tanto sudati e meritati profitti.

C’è una soluzione per tornare a “correre”.
La soluzione c’è ed è “numerica”. Infatti, per permetterti di non restare fermo, SI Express ha studiato un sistema efficacissimo che si chiama Twin Route. (Leggi report completo).

Twin Route è un software che incrocia le tue tratte con quelle di centinaia di aziende in grado di affidarti carichi ripetitivi sulle tratte inverse a quelle che tu percorri abitualmente così da caricare il tuo rimorchio anche durante i viaggi di ritorno.

Così potrai:
– viaggiare senza per forza effettuare pause più lunghe del dovuto
– aumentare la tua produttività
– eliminare i km a vuoto

Twin Route incrocia le tue necessità con quelle delle aziende in modo semplice, veloce e soprattutto gratuito e definitivo (scopri perché). Insomma, non la solita borsa carichi (a pagamento) per ritorni spot.

Sei pronto a ritirare fuori dal garage la tua fuoriserie? Si parte!

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