Chi riesce meglio nell’abbattere i km a vuoto? Stravolgiamo il comune modo di pensare.

Negli anni passati, la nostra figura era fondamentale perché l’Europa era frammentata e divisa da confini: senza di noi, che ci occupavamo della burocrazia necessaria a far arrivare a buon fine la merce, le dogane erano spesso un problema insormontabile.
Poi, con l’evoluzione geopolitica del continente, i Paesi dell’UE si sono avvicinati sempre di più. E’ caduto il Muro di Berlino e dagli anni ’90 si è innescato un circolo virtuoso di coordinamento normativo tra Stati, che ha cambiato completamente lo scenario.
Poi cosa è successo? All’azienda che aveva necessità di fare spedizioni o di gestire linee fisse FTL si è potuto presentare direttamente il trasportatore: non essendoci più una complessa gestione amministrativa è diventata possibile – e spesso più economica – la fornitura diretta del solo servizio di spostamento merci da parte di chi, materialmente, l’ha sempre effettuato con i suoi camion.

In questo nuovo mondo, ci troviamo di fronte ad un ulteriore elemento: la crisi finanziaria, che ha compresso i budget delle aziende ed ha portato ad un’attenzione minuziosa a tutti gli aspetti di spesa.

Qual è il posto e la ragion d’essere, quindi, degli spedizionieri come noi per gestire linee fisse FTL?

Una prima risposta riguarda il servizio: per quanto i trasportatori abbiano competenza nei trasporti e non ci siano più le criticità doganali dei decenni passati, se non verso Paesi extra-UE, la cura del cliente, il servizio dedicato all’informazione e alla costante attenzione alle esigenze dell’azienda che ha fatto la spedizione, la conoscenza capillare delle normative sono ancora caratteristiche che i padroncini e le aziende con flotte di proprietà non riescono a gestire appieno.

La loro evoluzione va in questo senso, ma la loro attenzione deve necessariamente rimanere focalizzata sullo spostamento dei mezzi, sulla gestione degli autisti, sui costi del gasolio, sui permessi vari, sui carichi da effettuare e mille altre problematiche quotidiane.

Questo in molti casi differenzia ancora concretamente l’ambito dei trasportatori da quello degli spedizionieri.

Per noi però, dare un servizio dedicato al cliente con il massimo dell’attenzione, non era più sufficiente per mantenere una leadership di mercato meritata.

Come fa, quindi, lo “spedizioniere di domani” a gestire linee fisse FTL?

La risposta è stata per noi frutto di una lunga analisi e riflessione interna all’azienda, che ha coinvolto tutto il personale ed il bagaglio di esperienze di professionisti che da anni operano nel mondo dei trasporti.

Ci siamo interrogati e abbiamo analizzato come i nuovi strumenti della globalizzazione, a partire dal web per arrivare alle tecnologie informatiche più innovative, stiano cambiando ogni settore del mercato.

E abbiamo anche riflettuto su come l’estremo di questi nuovi trend abbia portato ad una impersonalizzazione delle procedure, che spesso ha in qualche modo penalizzato il rapporto specifico tra fornitori di servizi e loro clienti. Abbiamo così deciso, nel bilanciamento tra queste due componenti, di impostare nuovi obiettivi.

Quali?

Sulla base di queste riflessioni abbiamo sviluppato un progetto che fosse il punto di arrivo di un’esperienza quarantennale, ma al tempo stesso il punto di inizio di un nuovo approccio alle spedizioni: tecnologia, un team di specialisti sempre attivo per garantire un rapporto personale, la ricerca sui grandi numeri di ottimizzazioni sempre più raffinate di costi e, quindi, tariffe.

Nell’arco di sei mesi, abbiamo riorganizzato un database di centinaia di aziende con linee fisse FTL, che nel corso del tempo ci avevano invitato alla partecipazione di vari tender e di centinaia di trasportatori con cui abbiamo è attiva una collaborazione, di cui conosciamo tratte fisse FTL; abbiamo deciso di fare il salto dalla dimensione in cui eravamo, e di raffrontarci direttamente con una rete relazionale molto più vasta: quella che la tecnologia rende oggi possibile.

Come secondo passo, abbiamo organizzato un team interno per lo sviluppo di un software innovativo per gestire linee fisse FTL che potesse processare automaticamente le corrispondenze tra linee richieste dai clienti e tratte di ritorno utili per i trasportatori per ridurre i km a vuoto.

Il nuovo progetto è dedicato proprio a questo scopo: ampliare gli orizzonti e creare un servizio UNICO, che non ha nulla a che fare con le borse carichi, che è gratuito e impostato sulla semplicità di utilizzo e dà la possibilità a tutti (aziende caricatrici e di produzione da un lato, trasportatori dall’altro) di ottimizzare i costi e quindi di guadagnare e risparmiare, alzando il proprio livello di competitività.

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